Il mistero nuziale

La coppia, dipinto di Marc Chagall (1887-1985). St. Paul de Vence, Collezione privata.  La coppia, dipinto di Marc Chagall (1887-1985). St. Paul de Vence, Collezione privata.  Nella tradizione popolare, aprile e maggio sono spesso riservati alle celebrazioni nuziali. Entrando in una chiesa dove i due sposi stanno compiendo il loro atto sacramentale è facile che la seconda lettura sia il capitolo 5, nei versetti 21-33, della Lettera di Paolo agli Efesini, presente nel Lezionario liturgico del matrimonio.

Sullo sfondo domina l’amore del Cristo per la sua Chiesa, punto di riferimento capitale per la visione cristiana del matrimonio. L’insistenza è evidente: «...nel modo che anche Cristo vi ha amato... nel timore di Cristo... come al Signore... Cristo è capo della Chiesa... come la Chiesa è sottomessa a Cristo... come Cristo ha amato la Chiesa... come fa Cristo con la Chiesa... lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa...». Riprendendo la tradizione profetica dell’Antico Testamento, Paolo vede nell’amore matrimoniale il segno dell’amore divino per l’uomo e, nell’infinito e perfetto amore di Dio e del Cristo, il modello verso cui deve tendere la coppia cristiana.

Su questo testo la tradizione cattolica ha fondato la sua fede nella grandezza sacramentale del matrimonio. Certo, Paolo è legato al suo tempo e alla cultura sia semitica sia greco-romana che concepiva la famiglia in chiave patriarcale. Il tema della «sottomissione» della moglie al marito riflette il diritto antico che considerava la donna un essere subordinato rispetto al primato del coniuge. Tuttavia l’Apostolo apre nuovi orizzonti, sorprendenti per il suo mondo e radice della trasformazione cristiana. Inoltre Paolo sviluppa con un’ampiezza maggiore i doveri dei mariti verso le mogli, rifiutando la concezione secondo cui l’uomo è solo depositario di diritti nei confronti della donna.

E l’impegno dello sposo è alto: «Amate le vostre mogli... i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo». Un amore totale, spontaneo, simile a quello che si riversa sulla propria personalità (il corpo nella Bibbia è simbolo dell’«io»), anche perché «i due formano una carne sola» (Genesi 2,24). C’è, infine, un’ultima ragione che trasforma la tradizionale visione matrimoniale ed è quella, già indicata, del continuo riferimento a Cristo. La donna si consacra al suo uomo nello spirito della donazione di Cristo verso la Chiesa e l’uomo ama sua moglie come il Cristo «che ha dato sé stesso» per la sua Chiesa. Ecco allora la celebre conclusione: «Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa».

La parola «mistero», tradotta dall’antica versione latina con sacramentum, aveva fatto concludere alla sacramentalità del matrimonio cristiano. In realtà il termine «mistero» indica solo il grande piano salvifico di Dio nella storia: il matrimonio ne è il grande simbolo, è la parabola luminosa dell’amore divino. Tuttavia Paolo ci indica così il fondamento per scoprire il valore di salvezza racchiuso nel matrimonio cristiano, essendo il riflesso più alto dell’amore e della salvezza offerta da Dio all’umanità.
In tal modo prelude alla qualità “sacramentale” del matrimonio, affermata dalla tradizione dottrinale della Chiesa.


10.04.2015



Testo a cura del cardinale arcivescovo e biblista Gianfranco Ravasi. Integralmente riprodotto per la discussione e la riflessione. Fonte: Famiglia Cristiana

Altri articoli

Dall’abisso della colpa alla luce del perdono

Talora la paura dei peccati che scopro in me stesso mi dispera, talvolta invece la speranza della tua misericordia mi sostiene. Ma perché la tua misericordia è più grande della mia miseria, io non cesserò di sperare». Ho soffiato via la polvere del linguaggio quattrocentesco di fra...

Istruire ed educare

Si chiamava Isidra ed era una giovane professoressa di Lettere. Ragazzino di prima media, l’ascoltavo durante le lezioni nella mia cittadina di nascita, Merate (Lecco), in una scuola che in passato aveva visto come alunno anche Alessandro Manzoni. È sorprendente, ma quella docente riuscì a seguire tutto il...

«I discepoli partirono e predicarono dappertutto»

Se non puoi essere un pino sul monte, sii un salice nella valle. Se non puoi essere un albero, sii un cespuglio. Se non puoi essere un’autostrada, sii un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere; poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita»....

Nel ventre sotterraneo di Roma ecco le catacombe

Nel ventre di Roma si ramifica un vero e proprio mondo sotterraneo. Si tratta di gallerie lunghe fino a 12/13 km, distribuite talora su 5 piani con cubicoli e cappelle non di rado mirabilmente affrescate. Stiamo parlando delle “catacombe”, un termine che forse deriva dal greco katà kúmbas,...

Tre percorsi nella Bibbia

Facciamo silenzio prima di ascoltare la Parola di Dio perché i nostri pensieri siano già rivolti alla Parola. Facciamo silenzio dopo l’ascolto della Parola perché questa ci parla ancora, vive e dimora in noi. Facciamo silenzio la mattina presto perché Dio deve avere la prima...

Delitto, castigo e perdono

La giustizia di questo mondo somiglia alle ragnatele che si trovano nelle tinaie. Dio guardi mosche e moscerini che vi bazzicano vicino: purgano subito il delitto non appena vi si impigliano. Invece i calabroni bucano, passano senza danno, e la suola dello scarpone tocca tutta al ragno». Ho tradotto dal dialetto milanese...

La croce che attira l’umanità

Era il 14 settembre 335, e l’imperatore Costantino – su impulso di sua madre Elena che aveva ritrovato alcune reliquie della croce di Cristo in quell’area – faceva consacrare due basiliche, l’una che accoglieva in sé il Golgota (uno sperone roccioso a forma di...

Un’equivalenza strana: sette a mille

E' l’alba ma il sole batte già implacabile sulla vetta rocciosa del Sinai. Oggi il suo nome in arabo è Gebel Mousa, il Monte di Mosè. Molti anni fa salii anch’io durante le ore notturne verso quella cima, proprio per evitare il calore incandescente e così poter riscendere alle prime...

Superare i confini

Alle vostre spiagge arrivammo in pochi a nuoto. Che razza di uomini è mai questa con un comportamento così barbaro? Ci negano l’asilo, ci fanno guerra, ci vietano di soggiornare sulla riva del mare. Se non avete rispetto degli uomini sappiate che Dio ricorda ciò che è sacro e ciò che...

Compassionevole con tutti

Prevalere con la forza ti è sempre possibile… Tutto il mondo davanti a te è come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. E invece hai compassione di tutti, tu che tutto puoi, chiudi gli occhi sui peccati degli uomini, aspettando il loro pentimento....